Reputazione online, come curarla in 4 passi
La reputazione online è un concetto molto semplice, si tratta infatti dell’opinione che i clienti e le persone in genere hanno di un brand o di un nome. Avere una buona reputazione online vuol dire riuscire ad avere clienti e mantenerli nel tempo. Purtroppo mantenere online una buona reputazione non è semplice perché ci sono numerosi competitor, è difficile controllare chi immette dati e notizie in rete e quindi possono esservi delle recensioni false commissionate dai competitor. Ecco come costruire e proteggere la propria reputazione online.
Perché è importante la brand reputation
Oggi le persone prima di comprare un prodotto oppure di commissionare un determinato servizio cercano opinioni o recensioni presenti in rete sulle varie aziende. Ad esempio se si tratta di un e-commerce cercano di capire se è puntuale nelle consegne, se effettivamente consegna la merce e notizie simili, soprattutto se i prezzi appaiono particolarmente bassi. La stessa cosa viene fatta per i servizi. Per questo è importante costruire una buona reputazione online anche affidandosi a professionisti del settore che curano siti internet e pagine social. Avere una web reputation forte, o meglio positiva, aiuta a fare in modo che sia il potenziale cliente a cercare l’azienda perché in rete ne ha sentito parlare bene e di conseguenza possono aumentare molto le entrate.
Primo passo: verificare cosa pensano le persone dell’azienda
Per lavorare sulla propria reputazione online è necessario in primo luogo eseguire delle verifiche. La tecnica per eseguirle è l’analisi SWOT, questa prevede la realizzazione di un elenco dei punti forti e dei punti deboli, opportunità e minacce relative all’azienda con cui si sta lavorando. Per carpire tali informazioni si fa riferimento a ciò che si dice nelle pagine social e nelle pagine web. Naturalmente molto dipende dal settore in cui si opera, ad esempio nel caso di attività ricettive Tripadvisor è un vero e proprio punto di riferimento. Alle recensioni negative è comunque possibile rispondere, ma sempre con gentilezza ed educazione in modo da cercare di tamponare il danno, ecco perché fare affidamento su un community manager in questi casi può essere positivo.
Secondo passo: creare un’identità
Una volta capito cosa pensano le persone dell’azienda, del brand o del professionista, diventa essenziale provare a costruire una reputazione attraverso una vera e propria strategia. É essenziale la differenziazione, cioè cercare di distinguersi sempre da chi offre servizi simili, altrimenti non si riuscirà mai a creare una propria identità forte. Diventa quindi necessario puntare sull’innovazione. La prima cosa è creare un logo, lo stesso per colori, forme e slogan deve essere completamente nuovo rispetto a quelli di altre aziende presenti in rete e deve essere facile da memorizzare. A questo punto diventa essenziale anche esserci, quindi creare canali social, siti, blog.
Terzo passo: curare i contenuti
Un errore che molti commettono è avere degli strumenti di pubblicità online e non curarli. Per un utente arrivare su un sito o su un blog e vedere che le ultime notizie risalgono al mese precedente o addirittura sono più vecchie, fa pensare ad un’attività poco curata e di conseguenza a servizi poco efficienti. Insomma un sito abbandonato non è attraente per i clienti, esistenti o potenziali. Lo stesso discorso vale per una pagina social di facebook, linkedln, twitter, instagram. Non avere contenuti aggiornati implica che coloro che avevano messo il “like” o seguivano la pagina non ricevano più aggiornamenti e di conseguenza non condividano contenuti che possono far conoscere ad altri l’azienda. Non vedere degli aggiornamenti, nel costante movimento della rete e dei social, implica che gli utenti dimentichino addirittura dell’esistenza dell’azienda perché saranno sopraffatti da nuove immagini e nuove aziende. Ecco perché creare dei contenuti web e poi abbandonarli può portare ad avere una reputazione online negativa. Aggiornare i contenuti con nuovi prodotti e servizi offerti non basta, infatti se gli utenti della rete commentano oppure chiedono ulteriori informazioni, è necessario rispondere. Gli utenti vogliono sentirsi importanti, vogliono essere coccolati e seguiti.
Quarto passo: curare il posizionamento
Per avere una buona reputazione online è necessario anche curare il posizionamento e di conseguenza cercare di essere nella prima pagina dei motori di ricerca. Per fare questo è necessario curare tag title e meta description dei contenuti immessi in rete. Per i servizi localizzati, cioè di cui è possibile usufruire solo in sede è necessario porre attenzione alla propria geolocalizzazione in rete. Per avere un buon posizionamento può essere utile anche cercare di essere presenti su blog autorevoli nel settore di competenza e su testate giornalistiche online. Infine, per monitorare la propria reputazione online è possibile utilizzare dei tool specifici.