Fattura elettronica: in vista nuove specifiche tecniche e aggiornamento codici
La fattura eletronica ormai non costituisce più una novità in se e per se. Tutti (o quasi) conoscono ed utilizzano la fattura eletronica per il proprio business, diventata ormai parte integrante del tessuto economico e fiscale dell’Italia. Le origini della fatturazione elettronica risalgono addirittura al 2008 e alla relativa legge finanziaria che ne introdusse il concetto. La finanziaria a quel tempo descrisse la fatturazione elettronica come l’insieme delle operazioni atte alla gestione, all’invio e all’archiviazione digitale dei documenti.
Questa rivoluzione digitale è stata portata avanti lentamente, ma in modo costante e convinto, sia dall’Esecutivo che da Agenzia delle Entrate. Il perché è piuttosto facile capirlo. La fattura eletronica, insieme ai corrispettivi telematici, rappresenta il primo vero strumento per combattere attivamente la piaga dell’evasione fiscale del Bel Paese.
L’Italia infatti è detentrice di un triste e alquanto sconfortante primato. Risulta infatti essere la prima nella classifica europea per evasione fiscale, con i suoi 190 miliardi di euro l’anno evasi. Subito a ruota spicca la Germania, seguita poi dai nostri fratelli d’oltralpe francesi. Un ben misera vittoria, ma che spiega meglio di tante parole, il perché in Italia si è reso necessario adottare la fatturazione elettronica.
Fattura eletronica: cosa cambia dal 1/10/2020
Lo strumento di punta nella lotta contro l’evasione fiscale ha necessitato nel tempo di accorgimenti e modifiche strada facendo. Modifiche richieste per garantire un servizio sempre migliore. Tra queste le ultime a calendario sono quelle previste dal primo ottobre. Queste riguarderanno l’introduzione di nuovi schemi e controlli in merito ai campi “TipoDocumento” , “Natura” “ModalitàPagamento” e “Ritenuta”.
Nuovi Codici “Ritenuta”
Per questa categoria sono introdotti i seguenti codici:
- RT01 Ritenuta persone fisiche
- RT02 Ritenuta persone giuridiche
- RT03 Contributo INPS
- RT04 Contributo ENASARCO
- RT05 Contributo ENPAM
- RT06 Altro contributo previdenziale
Codici TipoDocumento
La classificazione della tipologia fattura eletronica trasmessa ad SdI (Sistema di Interscambio)si arricchisce di ben 18 nuovi codici:
- TD01 Fattura
- TD02 Acconto/Anticipo su fattura
- TD03 Acconto/Anticipo su parcella
- TD04 Nota di Credito
- TD05 Nota di Debito
- TD06 Parcella
- TD16 Integrazione fattura reverse charge interno
- TD17 Integrazione/autofattura per acquisto servizi dall’estero
- TD18 Integrazione per acquisto di beni intracomunitari
- TD19 Integrazione/autofattura per acquisto di beni ex art.17 c.2 DPR 633/72
- TD20 Autofattura per regolarizzazione e integrazione delle fatture (art.6 c.8 d.lgs. 471/97 o art.46 c.5 D.L. 331/93)
- TD21 Autofattura per splafonamento
- TD22 Estrazione beni da Deposito IVA
- TD23 Estrazione beni da Deposito IVA con versamento dell’IVA
- TD24 Fattura differita di cui all’art.21, comma 4, lett. a)
- TD25 Fattura differita di cui all’art.21, comma 4, terzo periodo lett. b)
- TD26 Cessione di beni ammortizzabili e per passaggi interni (ex art.36 DPR 633/72)
- TD27 Fattura per autoconsumo o per cessioni gratuite senza rivalsa
Codici Natura
Questi passano da 7 a ben 24 nuovi codici, tra cui:
- N1 escluse ex art.15
- N2 non soggette (non più valido dal 1 Gen 2021)
- N2.1 non soggette ad IVA ai sensi degli artt. Da 7 a 7-septies del DPR 633/72
- N2.2 non soggette – altri casi
- N3 non imponibili (non più valido dal 1 Gen 2021)
- N3.1 non imponibili – esportazioni
- N3.2 non imponibili – cessioni intracomunitarie
- N3.3 non imponibili – cessioni verso San Marino
e molti altri ancora.
Codici “Tipo ritenuta” e “Modalità pagamento”
In questo caso le novità riguardano:
- contributo Inps
- Enasarco
- Enpam
- contributi previdenziali
ed è stato aggiunto il nuovo codice ModalitàPagamento per il PagoPA (MP23).
L’introduzione di nuove e più dettagliate specifiche tecniche è previsto soprattutto in vista delle dichiarazioni precompilate per le partite IVA che entreranno in vigore nel 2021. In altre parole dal prossimo anni Agenzia delle Entrare utilizzerà tutti i dati delle fatture eletroniche inviate al sistema di Interscambio per creare le bozze dei dichiarativi di imprese e professionisti.