Sito in manutenzione

Sito in manutenzione? Cosa devi sapere

Mettere il proprio sito in manutenzione può sembrare una noiosa perdita di tempo, soprattutto per chi non ha molta dimestichezza con le tecnologie informatiche e la navigazione. Tuttavia, questo passaggio è indispensabile per gestire alcune attività che, altrimenti, richiederebbero tempi indefiniti.

Come accade anche per la vita quotidiana, infatti, per fare bene qualcosa è necessario dedicarle alcune ore (o giorni) in esclusiva. È proprio il blocco di tutto il resto che determina una considerevole riduzione nella durata dei processi e di una ripresa rapida del lavoro.

Ma come agire? E soprattutto, come impostare il proprio spazio web in questa sorta di stand-by e, nel frattempo, informarne gli internauti per evitare loro inutili perdite di tempo e ottimizzare lo stato di inattività? Per scoprirlo, basta continuare a leggere.

Sito in manutenzione: perché è importante farlo?

Le ragioni per farvi ricorso sono tante: aggiornamenti, aggiunta di un nuovo prodotto o servizio e perfino fare un restyling di alcune o tutte le pagine possono indurre a compiere questa scelta.

Implementando i comandi necessari, il proprio spazio web o uno strumento esterno (un plug-in, per intenderci) elaborerà una pagina che avviserà gli utenti nel modo più opportuno.

Questa può contenere, oltre all’indicazione degli inconvenienti legati all’intervento straordinario e all’invito a passare in un secondo momento, anche altre informazioni. I sistemi più innovativi permettono di sapere anche l’orario nella quale è previsto il ritorno a regime del sito.

Usare dei tool per mettere il proprio spazio web in manutenzione

Entrando più nel dettaglio sui plug-in, al giorno d’oggi l’offerta risulta alquanto ampia. Questi strumenti, di utilizzo intuitivo, leggeri e veloci, sono studiati non solo per rendere agevoli le procedure, ma anche per rispondere alle esigenze di chi, durante quelle ore, visiterà le pagine.

Come già anticipato, alcuni permettono l’impostazione di un timer che, mediante un conto alla rovescia, fanno sapere agli internauti la fine delle operazioni. Al contrario dei sistemi di vecchia generazione, è possibile aggiungere un tema alternativo alla solita pagina bianca con scritte nere.

La personalizzazione del layout con temi quali paesaggi preimpostati o scelti tra i propri files rendono l’interfaccia gradevole per l’utente. Lo scopo è favorire, a livello inconscio, il ritorno al sito in un altro momento e renderlo più appetibile.

Altri, addirittura, consentono l’impostazione di un canale per accedere alla newsletter. Questo è un ottimo modo per trasformare un inconveniente in un’opportunità ed ampliare il proprio portfolio clienti.

Un’ulteriore possibilità è l’aggancio della pagina ai più famosi social web. Sempre più di frequente, infatti, anche nelle pagine che risultano in manutenzione si trovano le icone di Twitter, Facebook e Instagram, molto utili per gestire i contatti.

Le versioni più avanzate permettono l’inserimento di un titolo SEO e di una meta-descrizione che, insieme ad uno slug opportunamente combinato, costituiscono uno snippet ad hoc.

A seconda delle impostazioni prescelte, puoi consentire o impedire a Google di indicizzare la pagina in manutenzione tra i risultati di ricerca. In base alle preferenze e agli obiettivi da raggiungere, quindi, il motore riconoscerà il sito come temporaneamente bloccato o perfettamente funzionante.

In ogni caso, le versioni più avanzate consentono di vedere tutte le modifiche apportate in anteprima, per verificare prima della conferma dati quanto è godibile per l’utente. In definitiva, nascondono delle vere e proprie opportunità di fare marketing in maniera velata.