Ho 20 Anni di Contributi: posso andare già in pensione?

Ho 20 Anni di Contributi: posso andare già in pensione?

Se pensi che siano per forza obbligatori più di 40 anni di versamento di contributi per andare in pensione, in realtà in questo articolo ti spiegheremo che non è cosi.

Infatti, anche se possiedi la metà degli anni di contributi, devi sapere che l’ordinamento pensionistico italiano stabilisce varie modalità di uscita dal mondo del lavoro. Quindi, non è necessario avere le seguenti caratteristiche, ovvero: 41 anni e 10 mesi di contribuiti nel caso delle donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini.

Se rientri nella categoria di lavoratori che desidera andare in pensione con 20 anni di contributi puoi consultare il sito https://posizioniaperte.com/quanto-si-prende-di-pensione-con-20-anni-di-contributi/ per conoscere l’importo che potresti ricevere, dato che il nostro sistema previdenziale ti consente di andare in pensione in anticipo.

Stiamo parlando della cosiddetta pensione di vecchiaia alla quale i cittadini possono accedere se in possesso di un minimo di 20 anni di contributi e un’età non inferiore ai 67 anni.

Oltre a quella di vecchiaia, si possono anche ottenere, per chi ha versato per almeno 20 anni contributi: la pensione anticipata contributiva, il prepensionamento con isopensione, il contratto di espansione e così via.

Si tratta, quindi, di diverse tipologie di meccanismi che ti consentono di abbandonare il mondo del lavoro anche senza aver raggiunto i tradizionali 40 anni di contributi.

Vediamo quali sono le possibilità a cui puoi accedere per andare in pensione se hai almeno 20 anni di contributi.

Il funzionamento della pensione di vecchiaia

Come abbiamo già premesso, la prima opportunità che lo Stato italiano ti offre se vuoi andare in pensione con un minimo di 20 anni di contributi è la pensione di vecchiaia.

Puoi accedere a tale meccanismo solamente se, oltre agli anni di contribuiti minimi, hai raggiunto almeno i 67 anni di età.

Tra i contribuiti devi anche conteggiare: quelli figurativi, il servizio militare, la disoccupazione, la cassa integrazione e i periodi di malattia. Inoltre, vanno calcolati pure i contributi volontari e quelli da riscatto.

È importante ricordarti che per il raggiungimento della soglia minima di 20 anni contributivi puoi avvalerti anche del cumulo di contributi, ovvero la somma di gestioni previdenziali diverse.

Per chi rientra nei casi di mancato versamento dei contribuiti precedente al 1996, oltre ai requisiti che abbiamo già esposto, per ottenere la pensione di vecchiaia occorre superare una precisa soglia dell’assegno di pensione, ovvero 1,5 volte maggiore all’assegno sociale.

Il funzionamento della pensione di vecchiaia anticipata


La seconda possibilità che ti esponiamo è quella che ti permette di andare in pensione con un minimo di 20 anni di contributi, ma anche a un’età inferiore ai 67 anni. Si tratta della pensione di vecchiaia anticipata, che è rivolta a quei lavoratori appartenenti al settore privato e con invalidità pensionabile che deve corrispondere a un minimo dell’80%.

Gli altri requisiti sono: per le donne almeno 56 anni di età, per gli uomini, invece, 61.

Scegliere di andare in pensione a 64 anni di età

Un’ulteriore possibilità che ti permette di andare in pensione con soli 20 anni di contributi effettivi è la pensione anticipata a 64 anni.

A questa categoria appartengono tutti quei lavoratori che, prima del 1996, non hanno versato contributi. Bisogna prestare attenzione a un preciso fattore: il trattamento pensionistico deve essere 2,8 maggiore rispetto all’assegno sociale.

Le caratteristiche di chi vuole accedere al prepensionamento con soli 20 anni di contributi

A conclusione di questo articolo, trattiamo l’ultima possibilità di chi desidera andare in pensione dopo aver maturato soltanto 20 anni di contributi: il prepensionamento. Grazie a questo meccanismo hai la possibilità di terminare la tua attività lavorativa in anticipo. Questa tipologia di indennità ti accompagna fino alla pensione.

Sono previsti casi in cui, come succede per l’isopensione, il lavoratore può decidere di andare in pensione con sette anni di anticipo rispetto alla reale maturazione dei requisiti previsti dalla pensione di vecchiaia.

Invece, il cosiddetto contratto di espansione consente di anticipare l’uscita dal mondo del lavoro fino a cinque anni prima. Queste tempistiche sono sempre riferite alla data prevista per la pensione di vecchiaia o quella anticipata.