Quanto vale la consulenza tecnica di parte?
Cosa sono le CTP
La consulenza tecnica di parte (CTP) rappresenta un elemento cruciale nel contesto delle controversie legali, sia in ambito civile che penale. Questa figura professionale offre un supporto specialistico alla parte in causa, fornendo un’analisi tecnica approfondita che può influenzare significativamente l’esito di un procedimento giudiziario.
In Italia, il ruolo del consulente tecnico di parte è regolamentato dal Codice di Procedura Civile (CPC). Secondo l’art. 201 del CPC, le parti hanno il diritto di nominare uno o più consulenti tecnici di fiducia per assisterli durante le fasi processuali che richiedono specifiche competenze tecniche. Questo diritto garantisce che ogni parte possa contare su una valutazione tecnica che avvalori le proprie tesi e confuti quelle della controparte.
La consulenza tecnica di parte si distingue dalla consulenza tecnica d’ufficio (CTU) per la sua natura e finalità. Mentre il consulente tecnico d’ufficio viene nominato dal giudice per fornire un parere imparziale su questioni tecniche, il consulente tecnico di parte agisce su incarico della parte che lo ha nominato, mirando a sostenere e difendere gli interessi di quest’ultima. Questa distinzione è fondamentale, poiché determina l’approccio e le modalità operative del consulente.
Quando serve una Consulenza Tecnica di Parte (CTP)
Uno dei contesti più comuni in cui si ricorre alla consulenza tecnica di parte è nelle cause civili e penali che coinvolgono aspetti tecnici rilevanti, come nei casi di contenziosi in cui sono presenti elementi informatici, dove possono emergere questioni relative alla conformità dei dati acquisiti o alla genuinità dei documenti informatici immessi all’interno di un procedimento e dove è necessaria una perizia informatica, come Luca Mercatanti racconta all’interno delle sue pagine dedicato all’argomento.
In ambito penale, la consulenza tecnica di parte assume un ruolo determinante in processi che coinvolgono perizie medico-legali, analisi balistiche, esami tossicologici, o valutazioni psichiatriche. Ad esempio, in un processo per omicidio, la difesa può avvalersi di un consulente tecnico di parte per contestare i risultati dell’autopsia condotta dal medico legale nominato dall’accusa, offrendo una controperizia che possa evidenziare eventuali errori o interpretazioni alternative.
Il valore delle CTP
Una recente sentenza del Consiglio di Stato (Cons. Stato, sez. II, 10.01.2021, n. 633) ha ribadito il valore non probatorio delle perizie di parte, chiarendo che, anche se accompagnate dal giuramento, non possono essere considerate come mezzi di prova.
In particolare, conformemente al consolidato orientamento giurisprudenziale, “la perizia di parte rappresenta una semplice allegazione difensiva con contenuto tecnico, priva di valore probatorio autonomo. Il carattere tecnico del documento non modifica la sua natura, che rimane quella di un atto difensivo” (Trib. Roma, sez. XVII, 14.01.2019, n. 909).
Di conseguenza, la perizia o la consulenza tecnica di parte devono essere considerate come una semplice allegazione e, quindi, non possiedono alcun valore probatorio nel corso del giudizio, analogamente a una comparsa conclusionale o a una memoria di replica (Trib. Venezia, sez. III, 12.01.2016).
In altre parole, ogni volta che l’avvocato prepara un atto difensivo, può corredarlo con una perizia di parte. Ad esempio, dopo l’udienza di precisazione delle conclusioni, l’avvocato può allegare la perizia alla comparsa conclusionale per rendere le sue argomentazioni più incisive.
La realtà sulle CTP
La consulenza tecnica di parte (CTP) non è affatto inutile, ma anzi, può essere utile non solo all’interno di un procedimento legale, ma anche per vie stragiudiziali. La presenza di un consulente tecnico di parte garantisce un equilibrio nel contraddittorio tecnico tra le parti. Questo è essenziale per assicurare che tutte le questioni tecniche siano esplorate in modo equo e che nessuna parte sia svantaggiata dalla mancanza di competenze specifiche.
Fuori dal contesto strettamente giudiziario, la CTP può essere determinante nelle trattative e nella mediazione. Una valutazione tecnica preliminare può facilitare la risoluzione delle controversie in modo amichevole, evitando lunghe e costose battaglie legali.